martedì 4 agosto 2015

Giorno 1

Continuo a sorprendermi a pensare ad un commento che mi ha fatto incazzare, ad una chat che mi ha infastidito. Vorrei rispondere, ricommentare. Poi mi fermo e penso: su Facebook non esisto più.
Mi giro e vado avanti. Il senso di fastidio rimane, non si può cancellare così facilmente, ma il fatto di non poter rispondere o rileggere le frasi che mi infastidiscono mi permette di non ripiombare nel circolo vizioso di controllare le notifiche, per vedere se l’interlocutore ha risposto.

In parole semplici: riprendo possesso delle mie emozioni e non metto più i miei stati d’animo in balia di qualcuno che, dall’altra parte di uno schermo, può facilmente farmi sorridere o incazzare semplicemente inviando una risposta simpatica o antipatica.

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